Nel 1994, guardando Non è la Rai, ho deciso che da grande avrei fatto l'autrice televisiva. Nel 2004 ci sono riuscita per la prima volta e ancora non ho smesso.
I libri sono gli unici oggetti inanimati in grado di sognare. Io ho sempre sognato di scrivere libri.
Prima prendevo la metro ed ero sempre nervosa. E così oggi i miei lettori ed io ci sentiamo un po' meno nervosi.
Se non sai che serie guardare stasera, te ne consiglio una io. E ti svelo anche tutti i dettagli che conosco al riguardo.
Ci hai mai fatto caso? Le storie più belle accadono solo a chi sa come raccontarle. E c'è un motivo: il modo in cui racconti vale tanto quanto ciò che vuoi raccontare. Se la tua storia funziona, diventa potente. Raggiunge chi l'ascolta, gli fa venire delle idee, lo spinge a raccontarla a sua volta e – in alcuni casi – diventa immortale. Per quel che mi riguarda, c'è storytelling in tutto ciò che faccio: nei programmi televisivi a cui lavoro, nei capitoli del mio romanzo e di quelli che potrei scrivere in futuro, nei resoconti delle disavventure che vivo in metropolitana e nelle recensioni delle mie serie televisive preferite. C'è storytelling anche negli aneddoti che racconto agli amici davanti a un drink e che – qualche volta – diventano l'anima della serata. Se te lo stessi chiedendo, lo storytelling è arte e tecnica allo stesso tempo e come tale può essere insegnata e appresa: seguimi e vedrai come far sì che ogni storia... non sia mai la stessa storia!
“Attenti a non incrociarla tra Furio Camillo e Lepanto, perché a Giulia sotto la metro non sfugge niente.”
(Raffaella Troili, Il Messaggero - 07.06.2017)“Esigente, sensibile, coinvolgente. È una fan sfegata degli Who.”
(Andrea Federica De Cesco, Il Corriere della sera - 18.01.2018)“La scrittrice che racconta l'amore e l'eterna adolescenza.”
(Tiberia De Matteis, Il Tempo - 12.06.2019)